La Nocerina traccia il bilancio del 2023. La voglia di riscatto dopo la scorsa stagione non ha trovato riscontri nel campionato in corso
In casa Nocerina il bilancio del 2023 non brilla certo in termini di numeri e risultati. Reduce da una risicata salvezza ai play-out, la nuova società è ripartita dopo aver risanato una disastrosa situazione debitoria ereditata dalla precedente gestione. Ma la squadra rossonera non ha tenuto fede alle aspettative estive nella prima metà del campionato in corso, nel girone G di Serie D. Il notevole impegno economico dei vari soci alla guida del club non è stato ripagato in campo da risultati soddisfacenti. A causa anche di qualche scelta rivelatasi poco felice.
Prima il tecnico poi il direttore sportivo
In estate la dirigenza aveva individuato in Emanuele Righi il nuovo direttore sportivo. Ma la scelta è arrivata solo dopo aver già firmato l’accordo con il nuovo tecnico Gianluca Esposito. Un percorso a senso inverso. In seguito, divergenze di vedute tra i due avevano indotto lo stesso Righi a fare un passo indietro, pur contribuendo a qualche nuovo acquisto.
Si parte con la piazza in attesa di vedere in campo una schiacciasassi. Tuttavia si fa presto i conti con una realtà molto meno semplice dei tanti preconcetti che hanno stuzzicato le ambizioni, non solo quelle dei semplici tifosi. Non parte a razzo la Nocerina ma nemmeno fa disastri, tenendo conto che si tratta di una squadra rinnovata in toto, a partire dall’allenatore. La piazza vuole il bel gioco e mugugna anche con i rossoneri che galleggiano tra primo e secondo posto.
La svolta tecnica, anticamera del tracollo
A Tertenia arriva la prima sconfitta stagionale, in rimonta. Vince la Cos Sarrabus Ogliastra, squadra rimasta da sola a inseguire la Cavese per gran parte del girone d’andata. La Nocerina “precipita” a 3 punti di distanza dalla stessa Cavese, la piazza chiede la testa di Gianluca Esposito e la società di fatto ne asseconda le istanze.
Breve attesa, poi l’annuncio del nuovo tecnico: Giovanni Ferraro, reduce dalla doppia promozione consecutiva con Giugliano e Catania. Il trainer di Vico Equense trova l’accordo con la società, dirige tre allenamenti, poi saluta con un inatteso “no grazie” che gli fa piovere addosso ogni sorta di contumelia dalla tifoseria rossonera. E non solo.
C’è tuttavia una partita in programma a breve contro la modesta Boreale. In panchina va il vice di Esposito, Paolino Barone, che alla prima occasione sconfessa tatticamente colui che lo ha voluto come collaboratore. La Nocerina cambia forma, ma la gara termina 1-1 contro la squadra che “vanta” il peggior attacco del campionato. La scelta del nuovo tecnico, così come in estate, precede quella del direttore sportivo. Arriva Marco Nappi in panchina e qualche giorno dopo il diesse Cosimo D’Eboli declina l’invito della società, essendo già stato scelto l’allenatore. A ridosso del calciomercato invernale Emanuele Righi entra ufficialmente nell’entourage dirigenziale, guidando una rifondazione che inizialmente conta tante cessioni a fronte di pochi innesti.
Nocerina, il bilancio 2023 va a passo di gambero
L’esordio in panchina di Marco Nappi è in negativo. Nocerina sconfitta nel sentitissimo derby con la Cavese. Ancora in rimonta. Ancora con una prestazione a corrente alternata sul piano atletico. E sempre a corrente alternata arriva la vittoria rotonda contro un Anzio reduce da un passivo di 10 gol nelle precedenti 4 partite: primo tempo di passo, ripresa di gran carriera. Anche il pari esterno col San Marzano sembra restituire fiducia, sebbene il gap dalla vetta sia aumentato a 8 punti.
Nelle 7 giornate che conducono il torneo al giro di boa, il distacco addirittura raddoppia. Complici i ko casalinghi contro la Romana e soprattutto il Trastevere. In mezzo, il misero 1-0 rifilato all’Atletico Uri che serve a ben poco. Il comune denominatore di tutte le prestazioni riguarda la mancanza di prestazioni ad alta intensità per tutto l’arco dei 90 minuti. U
Al termine del girone d’andata il sogno promozione è già di nuovo chiuso a chiave in un cassetto. Con la speranza di ritrovare quella chiave nella seconda metà del campionato. In attesa del completamento dell’organico, i rossoneri hanno l’obbligo di puntare non solo all’accesso ai playoff, ma proprio a vincerli per coltivare anche una minima speranza di ripescaggio che possa riaprire le porte del calcio professionistico. Un ingresso dalla porta di servizio, ovviamente. Ma renderebbe un minimo di giustizia a tutti gli sforzi fatti da una società che non ha forse saputo orientare al meglio, con la giusta lucidità, i suoi esborsi e le sue scelte.