In una Beta Ricambi Arena sold-out, la Givova Scafati vince il derby e ritrova i 2 punti.
Il derby campano va alla Givova Scafati che, spinta da una cornice di pubblico stupenda, gioca una grande gara e ritrova il successo dopo 4 sconfitte consecutive. Partita intensa, fisica e ricca di emozioni, Napoli non muore mai e si arrende soltanto nel finale.
La Partita
Sin dai primi possessi si percepisce l’importanza del derby per entrambe le compagini campane. Entrambe partono molto forte, ritmi elevati e tanto agonismo. Dopo 4’ Scafati è avanti trascinata da Nunge (6-5). Gli allenatori iniziano la girandola dei cambi, che premia i padroni di casa. Scafati prova il primo allungo grazie ad una buona percentuale da 3, al 6’ è avanti 15-8. Sale però in cattedra Zubcic e Napoli ricuce il primo strappo (15-14 all’8’). Ci pensano poi Rivers, Pinkins e Pini a riportare Scafati sopra di 6. A fine primo quarto il punteggio sorride ai padroni di casa, 25-16, grazie alla tripla di Robinson sulla sirena.
Ad inizio secondo quarto Scafati continua ad attaccare bene. Grazie ad un gioco da 3 punti di Pinkins, su un super assist di Pini, la Givova trova il massimo vantaggio, +14 (30-16 al 12’). di casa,(30-16) al 12’. Arriva però la risposta della Gevi. Pullen realizza cinque punti di fila e riduce le distanze (35-23 al 5’). Scafati molla un po’ la presa in difesa e Napoli ne approfitta per rientrare. Grazie a Sokolowski e Jaworski Napoli si riporta sotto di 5. A fine secondo quarto il punteggio recita 46-41 in favore dei gialloblù.
Intervallo
In avvio di ripresa, coach Milicic prova una difesa a zona per arginare Gentile e compagni. La Givova però non trova difficoltà a segnare, (50-41 al 22’). Grande impatto di Gamble, che riporta la Givova in doppia cifra di vantaggio (54-43 al 23’). Capitan Rossato e compagni sembrano gestire il vantaggio senza troppi affanni (65-54 al 28’). Napoli però con un parziale di 4-0 chiude sul -7 (67-60) la terza frazione. Nell’ultimo periodo Napoli sfrutta Il buon momento e si porta sul -3 (67-64 al 31’). Al 33’ De Nicolao è costretto ad abbondare il campo per 5 falli. Qualche secondo più tardi tocca anche a Jaworski lasciare la gara a causa di un infortunio. Ne approfitta la Givova che, guidata da un super Gentile, si riporta sul +8 (74-66). Si iscrive al match anche Logan ed il divario ritorna a farsi importante: +14 (82-68) al 35’. Coach Milicic ripropone la zone-press per provare a riaprire il match. Grazie ad un ottimo Ennis e qualche palla persa della Givova, Napoli riduce nuovamente lo svantaggio a soli 3 punti (82-79 al 38’). Pullen a un minuto e mezzo dalla fine ha in mano la tripla del pareggio, ma la sbaglia. Sorride Scafati che invece trova il canestro del +5 che chiude il match. Il super derby termina 91-85.
Le dichiarazioni
Il capo allenatore Matteo Boniciolli: «Voglio ringraziare tutti coloro che oggi dagli spalti ci hanno incitato per 40 minuti, dandoci una spinta decisiva, soprattutto quando eravamo in difficoltà, aiutandoci a vincere una partita importante, perché dovevamo fermare l’emorragia di sconfitte, condizionata anche dal cambio di allenatore. La squadra era reduce da dieci giorni di lavoro durissimo, in cui si sono dati tanto a me, ed era importante vincere per vari motivi: l’entusiasmo del patron, il calore del pubblico e per toglierci la scimmia dalle spalle. Questa è una squadra di attaccanti, devo solo convincerli a difendere. Ognuno oggi ha dato il proprio contributo in termini di punti, ben distribuiti, e di minutaggio. Napoli non si è mai arresa, neppure dopo gli infortuni, non ha mai smesso di giocare, perché è ben impostata ed allenata. Noi dobbiamo continuare a lavorare, non c’è abitudine più entusiasmante della vittoria, che per noi deve diventare una droga, non dovremo mai accontentarci. Gentile stasera mi ha aperto il cuore con la sua prestazione: ha giocato da playmaker, con 9 assist, mostrando di avere dei margini, nonostante la sua età, facendo giocare i compagni e passando bene la palla, grazie alle sue qualità di passatore e alla sua dote di sapere con anticipo quello che accade in campo un attimo dopo. Sono contento di allenarlo qui a Scafati, insieme a tutti i suoi compagni, opportunità che non intendo farmi scappare».