Ochoa monumentale, la Salernitana strappa il pari al Sassuolo

Ochoa

La Salernitana ferma il Sassuolo e porta a casa un punto prezioso nell’anticipo della 12esima giornata di Serie A. Il 2-2 finale lascia però numerosi interrogativi in merito ai due volti della partita dei granata. In doppio vantaggio dopo una prima mezz’ora brillante, gli uomini di Inzaghi hanno più volte rischiato il tracollo nella ripresa e solo i miracoli del monumentale Ochoa hanno salvato il pari finale. Un punto comunque preziosissimo per il morale della squadra, su un campo complicato che aveva visto cadere anche la Juventus a settembre.

Albero di natale per Inzaghi

Indicazioni importanti dalle scelte iniziali di Inzaghi, che è tornato al 4-3-2-1 ampiamente provato nelle prime settimane di lavoro. Il tecnico piacentino ha lasciato in panchina Candreva, rinforzando il centrocampo con Bohinen e Maggiore insieme a Coulibaly. Altra novità la posizione di terzino destro di Daniliuc, con Mazzocchi spostato a sinistra per frenare le avanzate di Berardi. Dionisi invece ha lasciato in panchina Lauriente e Bajrami, schierando Castillejo e Defrel al loro posto.

Ikwuemesi colpisce a freddo

Il Sassuolo è partito con l’obiettivo di riscattare la fresca sconfitta di Torino di lunedì sera, ma è stata la Salernitana ad andare a sorpresa in vantaggio dopo 5 minuti. Una verticalizzazione di Mazzocchi ha pescato liberissimo Ikwuemesi, complice il clamoroso errore di Vina che non è salito per il fuorigioco con i compagni della linea difensiva. Il nigeriano si è ritrovato solo davanti a Consigli e lo ha battuto con freddezza, firmando il suo primo gol in serie A.

Primo gol da papà per Dia

La Salernitana ha approfittato degli ampi spazi concessi dagli emiliani per trovare anche il raddoppio. Dopo una bella imbucata di Tchaouna non sfruttata da Maggiore, il francese con un altro bel guizzo si è liberato sulla trequarti e ha servito in profondità Dia. Il senegalese è entrato in area e di potenza ha battuto Consigli, firmando il quarto gol stagionale e festeggiando al meglio la nascita del primo figlio in settimana. Il 2-0 però ha paradossalmente bloccato i granata che hanno cominciato ad arretrare il baricentro, mentre il Sassuolo ha preso coraggio presentandosi con continuità dalle parti di Ochoa.

Castillejo e Berardi fermati da Ochoa

Già Castillejo, pescato in area da Berardi, prima del raddoppio aveva sfiorato il pari con una conclusione ravvicinata a cui il portiere messicano si era opposto con una gran parata. Lo spagnolo, preferito da Dionisi a Laurentie, è spesso sfuggito alla marcatura di Daniliuc mettendo in costante apprensione la difesa granata. È stato Berardi a suonare la sveglia ai neroverdi alla mezz’ora, con un sinistro di controbalzo dal limite di un soffio fuori. Bello il confronto con Mazzocchi, alle prese senza sfigurare con un altro brutto cliente dopo Kvaratskhelia.

La Salernitana rischia il pari in un minuto

Proprio da una pennellata di Berardi da posizione laterale è arrivato il gol che ha riaperto il match: la sponda di Defrel in area ha trovato la facile correzione in rete di Thorstvedt, perso nell’occasione da Maggiore. La Salernitana ha accusato il colpo e un minuto dopo Pinamonti ha colpito il palo con un gran tiro a giro. Poi Berardi con una bella conclusione da fuori area ha impegnato Ochoa e Boloca ha sfiorato il palo. La Salernitana però è andata vicina al terzo gol prima della pausa con un diagonale di Tchaouna, inseritosi bene in area dopo un bel lavoro di gestione di Ikwuemesi.

Thorstvedt colpisce ancora i granata

Nell’intervallo Inzaghi ha sostituito Daniliuc, in palese difficoltà, con Bradaric. La Salernitana è partita con una bella percussione di Tchauona in area, ma il Sassuolo si è riversato in avanti creando numerose occasioni. Pinamonti, lasciato colpevolmente solo in area, in spaccata ha mandato alle stelle un bel cross di Castillejo e poi ha concluso alto con un tiro dal limite. Gli uomini di Dionisi hanno trovato il pari al minuto 52 con una bella costruzione che ha portato Vina al cross da sinistra. L’elegante velo di Pinamonti ha permesso a Thorstvedt di calciare un rigore in movimento e firmare la doppietta.

Cambi poco convincenti di Inzaghi

Inzaghi ha poi frettolosamente sostituito Tchaouna e Ikwuemesi, tra i migliori fino a quel momento, con Candreva e Simy. E Bohinen con Legowski, per rinforzare un centrocampo in netta difficoltà nel contenere il ritorno neroverde. Tanti pericoli anche dalle fasce per la Salernitana. Pinamonti ha mandato alto di testa un cross di Defrel, mentre Castillejo ha sprecato un contropiede dopo un pallone rubato a Candreva. Lo spagnolo poi ha lasciato il posto a Volpato mentre Lauriente ha rimpiazzato Defrel. La Salernitana ha ritrovato un po’ di equilibrio e si è riaffacciata in avanti. I granata hanno reclamato un rigore per un presunto braccio di Pinamonti in area, poi Simy ha fallito la conclusione su un cross rasoterra di Legowski.

Ochoa muro insuperabile nel finale

Gli ultimi 10 minuti però sono stati da incubo per i granata in evidente calo fisico, con il Sassuolo trascinato da Berardi alla ricerca della vittoria. Qui è entrato in scena Ochoa, che ha sfornato miracoli a ripetizione sui nero-verdi che entravano come lama nel burro nella difesa granata. Il messicano con due parate in sequenza ha salvato su un tiro dal limite di Volpato e sulla ribattuta da due passi di Laurientè. Poi una girata di Mulattieri su un bel cross del francese ha colpito il palo e Ochoa ha eretto un muro sul tiro a botta sicura di Berardi. La Salernitana ha provato a prendere fiato con un paio di contropiedi di Dia, ma il Sassuolo non ha mollato la presa. Un altro tiro a botta sicura di Berardi, da azione di calcio d’angolo, ha centrato provvidenzialmente pirola in area. Poi anche Fazio ha respinto un tiro di Vina.

Il tiro al bersaglio si è concluso nel recupero, con un aggancio fallito da Berardi in area e un suggerimento di tacco di Thrstvedt per l’ingresso in area di Volpato, schermato ancora dall’argentino. La partita si è chiusa tra i rimpianti per il Sassuolo, mentre la Salernitana ha incassato un punto d’oro. Eppure ci sarà da riflettere e lavorare sia sul blocco mentale che ha frenato i calciatori dopo il doppio vantaggio, sia sul crollo atletico nel finale che ha esposto i granata alla furia emiliana. Dopo la sosta ci sarà la sfida casalinga contro la Lazio, infiammata dalle recenti dichiarazioni dell’ex presidente Claudio Lotito sulla sua avventura in granata.

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