Zero gol, tanta sofferenza e un pizzico di delusione: la Paganese non va oltre lo 0-0 contro un ottimo Manfredonia
Paganese – Manfredonia, partita valida per il quinto turno del Girone H del campionato di Serie D, mette di fronte due formazioni con ambizioni e valori tecnici ben diversi. Il campo però ha detto ben altro. La Paganese, dopo il pareggio a Gallipoli, andava a caccia di una vittoria che avrebbe lanciato Agovino e i suoi in zona di altissima classifica. Dall’altra parte il Manfredonia, ultima in classifica e senza vittorie a referto, doveva essere la vittima sacrificale della domenica. Ma il copione si è totalmente ribaltato. I novanta minuti del “Marcello Torre” hanno visto la squadra ospite fare una gara spavalda e autorevole, con il rimpianto di non essere riuscita a capitalizzare quanto di buono fatto vedere. Gli azzurrostellati, in evidente giornata no, avranno qualcosa su cui lavorare in settimana in vista della trasferta ostica di Bitonto.
La cronaca del match: Paganese – Manfredonia 0-0
I primi venti minuti del match, diretto dal Sig. Migliorini della Sezione di Verona, sono caratterizzati da un ritmo lento e poco intenso. Una prima fase di studio in cui, a sorpresa, è il Manfredonia a fare la partita. La Paganese, invece, si limita ad attendere gli spazi giusti per colpire in contropiede. Ma la sensazione è che i padroni di casa, spinti come sempre dai suoi tifosi, abbiano bisogno di una scossa per entrare finalmente in partita. La scintilla, però, è di marca pugliese: al 23′ la prima palla gol della partita capita sul piede destro di Cesario. L’attaccante numero 9 degli ospiti, beccato perfettamente in profondità, tenta il tiro al volo all’ingresso dell’area di rigore. Il pallone sorvola la traversa ma l’occasione da gol è limpida. Il Manfredonia prende fiducia e alla mezzora va nuovamente vicino al vantaggio, questa volta con il talentuoso Achik che dal vertice alto dell’area di rigore prova a beffare Pinestro. Il portiere può ringraziare il palo che salva la Paganese dallo 0-1. I padroni di casa fanno fatica a trovare ritmo in una domenica in cui Orefice pare lottare da solo contro la difesa avversaria e le sgusciate di Porzio non sempre si chiudono pericolosamente.
Il secondo tempo si apre sulla falsariga della prima frazione di gioco. Il Manfredonia macina gioco mentre gli azzurrostellati si affidano alle geometrie di Langella e alle accelerazioni di Mancino. Sono comunque gli ospiti a rendersi particolarmente pericolosi, prima con Samba – il cui tiro a giro finisce di pochissimo fuori – poi con il solito Achik. Mister Agovino scuote i suoi con alcuni cambi che, nonostante un gioco a tratti confusionario, finiscono per alzare il livello di una partita in cui è l’agonismo e l’intensità a prevalere. I padroni di casa si affacciano timidamente dalle parti di Antonino, estremo difensore dei pugliesi, in un paio di circostanze. Il più vivo dei giocatori di casa è Faiello, i cui tentativi di tiro vengono ribattuti dalla retroguardia del Manfredonia, che è brava a resistere le ultime offensive della Paganese. Il forcing finale non produce nulla di rilevante e le due squadre tornano negli spogliatoi con un punto a testa ma con umori decisamente diversi.
Paganese (4-3-3): Pinestro; Ianniello, Galeotafiore, G. Esposito, De Feo; Del Gesso, Langella, Coquin; Mancino, Orefice, Porzio. A disp. S. Esposito, Trezza, Caruso, Setola, Semonella, Faiello, Iannone, Perulli, De Franco. All. Agovino
Manfredonia (4-3-3): Antonino; Bamba, Konate, Forte, Viti; Achik, Basualdo, Giacobbe; Babaj, Cesario, Balba. A disp. Rossi, Paduano, Palumbo, Taormina, Cirillo, Valentini, Amabile, Barboza, Calemme. All. Cinque
Ammoniti: Esposito, Viti, Forte, Basualdo, Orefice.
Angoli: 7 a 3
Rec: 1′ pt e 6’st
Arbitro: Andrea Migliorini della sezione di Verona (ass. Esposito-Cagiola)