Presentato il progetto di ristrutturazione dello stadio Arechi, mentre tramonta definitivamente l’ipotesi di riapertura della curva Nord.
Nel pomeriggio di giovedì 27 luglio è stato presentato, presso l’Hotel Mediterranea di Salerno, il progetto di ristrutturazione totale dello stadio Arechi. Presenti il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, e i rappresentanti delle società che si sono occupate della progettazione per la riqualificazione dell’impianto. Si tratta di BuroMilan (ex Milan Ingegneria), Gau Arena e Studio Zoppini. Il programma prevede l’affidamento di un appalto integrato per la progettazione esecutiva entro metà giugno 2024 e l’apertura dei lavori a settembre. Stando al cronoprogramma stilato dalla regione, i lavori dovrebbero terminare entro dicembre 2025.
Si tratta di un’operazione di restyling finanziata dalla regione Campania per la somma di 95 milioni di euro, che prevede lavori di ammodernamento di vario tipo. Secondo quanto messo nero su bianco sul sito della regione, gli interventi previsti sull’arechi saranno 9.
1) Nuova copertura dello stadio con integrazione dell’illuminazione e dell’impianto fotovoltaico;
2) Nuova facciata lungo tutto il perimetro in corrispondenza della copertura;
3) Nuovi spazi di hospitality adibiti anche ad accogliere eventi e conferenze
4) Rifacimento del 1° anello delle tribune e realizzazione di tribune a chiusura dei angoli attualmente scoperti, in armonia con l’anello superiore
5) Terrazze sulle nuove tribune realizzate nei angoli adiacenti alla tribuna principale
6) Nuovi Sky box
7) Nuovi mezzanini e collegamenti verticali per regolare i flussi di accesso degli spettatori nell’ambito di una generale riorganizzazione degli ingressi.
8) Tribuna ospiti
9) Museo della Salernitana nei locali al di sotto della curva Sud
Presentazione anticipata
Un restyling integrale da tempo necessario per uno stadio che dopo aver superato i 30 anni di vita ha tutti i segni del tempo trascorso. Il render dell’impianto mostra un totale cambio d’identità secondo l’idea dei progettisti: una struttura compatta, sinuosa e avvolgente al posto della spigolosa configurazione attuale. La presentazione era inizialmente prevista per settembre, ma le forti polemiche che hanno coinvolto l’amministrazione comunale sulla mancata apertura della curva Nord dell’Arechi hanno evidentemente spinto i vertici regionali ad una accelerazione improvvisa dei tempi.
Durata dei lavori dipendente dalla disponibilità dello stadio
Il progetto è molto ambizioso. “La Salernitana potrebbe avere lo stadio più moderno d’Italia a partire da Dicembre 2025”, le parole d’orgoglio del presidente De Luca. Ma all’orizzonte tuttavia si intravedono problemi di non facile risoluzione. I tempi indicati dalla Regione si basano sull’ipotesi di cantieri operativi h24 durante tutto il periodo della ristrutturazione. Per cui è stata subito ventilata la necessità, durante la presentazione, di trovare un altro impianto in cui giocare le partite casalinghe – come il “Ciro Vigorito” di Benevento – per almeno un anno e mezzo. Con disagi e spese di viaggio notevoli per tutta la tifoseria granata ad ogni match. E chi conosce l’ambiente dell’Arechi sa bene la fondamentale importanza dello stadio pieno, che ha rappresentato il dodicesimo uomo in campo specialmente nella cavalcata che ha portato all’insperata salvezza del 2022.
Ipotesi suggestiva del ritorno al “Vestuti”
Il presidente De Luca ha lanciato anche l’ipotesi di investire altri 15 milioni per la ristrutturazione del vecchio stadio Vestuti, che tuttavia difficilmente garantirebbe una capienza superiore ai 15.000 spettatori. Lo storico impianto di piazza Casalbore, teatro ultimo della memorabile promozione in B del 1990, è tuttavia in condizioni fatiscenti e avrebbe bisogno di interventi profondi in tempi brevissimi. L’alternativa è aprire i cantieri nell’Arechi a spezzoni e procedere più lentamente settore per settore, con relativa rotazione del posizionamento dei tifosi. Questa soluzione sembra la più ragionevole ma comporterebbe inevitabilmente una lievitazione dei costi.
Cala il sipario sulla riapertura della curva nord
In ogni caso questa carta lanciata dall’istituzione regionale sembra segnare il tramonto definitivo per quel che riguarda la riapertura della curva Nord dello Stadio Arechi. Difficile infatti ipotizzare investimenti da parte del Comune, oltre che qualunque rivoluzione urbanistica tra distinti e curva avallata da Prefettura e Questura, con la prospettiva di un rifacimento integrale dell’Arechi a partire dal prossimo anno. Il presidente Iervolino e lo staff societario, delusi dalle promesse non mantenute sulla riapertura, meditano da giorni di ricorrere alle vie legali. L’avvocato del club granata Rino Sica infatti ha annunciato infatti la volontà di citare il Comune di Salerno per danni.
Probabile citazione del comune per danni
“Non è che vogliamo fare un atto di citazione per mostrare ostilità. Semplicemente qualche mese fa abbiamo firmato una convenzione in cui si parlava della disponibilità dell’intero impianto, curva Nord compresa. Sapevamo ci fossero criticità, ma l’amministrazione comunale, la Prefettura e la Questura avevano lasciato intendere che ci si stesse muovendo per risolvere le problematiche entro l’inizio del prossimo campionato. La Salernitana si trova al cospetto di una pianificazione d’impresa e, calcolando una media di 6000 spettatori a partita nel settore attualmente inagibile, possiamo dire che c’è un danno importante.
Dal punto di vista giuridico-tecnico prendo atto che c’è una situazione di non corrispondenza della prestazione resa rispetto a quanto promesso al momento della stipula dell’accordo. Vorrei ricordare che la Salernitana aveva proposto una convenzione ponte della durata di un anno, per poi arrivare ad una gestione pluriennale e complessiva come accade a Monza, a Lecce, a Torino, a Udine. Con annesse sponsorizzazioni che aiutano la crescita del club e consentono di fare investimenti di un certo tipo. Sotto questo aspetto era evidente ci fossero divergenze con l’amministrazione.
Ad ogni modo resta il problema di fondo: la convenzione è un contratto e il contratto garantiva la possibilità di utilizzare la curva Nord. Questo non è accaduto e, se la spiegazione ufficiale sarà “motivi di ordine pubblico”, spetterà alle autorità competenti presentare un progetto efficace. Noi siamo in attesa e non possiamo fare nulla se non prendere atto e regolarci di conseguenza. Il danno c’è. Intanto ci stiamo muovendo per realizzare il centro sportivo: siamo in una fase avanzata delle varie trattative, quando si raggiungeranno gli accordi arriveranno i comunicati ufficiali”.
Violata la convenzione firmata ad aprile
Queste le parole dell’avvocato Sica, rilasciate all’emittente “Telecolore”. Il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli qualche giorno fa ha parlato di mancanza di tempi tecnici, dopo che nelle settimane precedenti per bocca dei suoi collaboratori il principale problema sembrava essere di natura economica. Un rimpallo di responsabilità che ha fatto infuriare tutta la dirigenza granata, già delusa dalla convenzione per l’Arechi firmata ad Aprile con il Comune. Ben lontana dall’ambizione societaria di creare un polo attrattivo e funzionale per tutto l’anno. Anche l’altro legale della Salernitana, Francesco Fimmanò, aveva tuonato contro il Comune, quantificando in 200.000 euro a partita il mancato introito dovuto alle inadempienze sul settore nord dell’Arechi.
Il legale smentisce qualsiasi trasferimento durante i lavori
L’avvocato Rino Sica ha poi preso posizione netta sull’eventuale trasferimento delle partite casalinghe dei granata: “Mi sento di escludere categoricamente dal punto di vista giuridico il trasferimento altrove durante i lavori di restyling. Nelle scorse ore è rimbalzata l’indiscrezione relativa allo stadio Vigorito di Benevento. Nella convenzione d’uso si fa riferimento al finanziamento regionale ma è previsto espressamente che il cronoprogramma dei lavori sia compatibile con il regolare svolgimento del campionato della Salernitana. Il club granata non può perdere altri soldi trasferendosi altrove, perdendo in questo modo anche il contatto con i tifosi “.