Barletta e Cavese giocano al gatto col topo. Ma il match si conclude con un nulla di fatto che accorcia la classifica in vetta
Barletta chiama Cavese risponde. L’ormai celebre incipit di Luigi Necco in un collegamento dal San Paolo di Napoli, può essere riadattato per descrivere il big match di giornata nel girone H di Serie D. I biancoblu tornano a casa con un punto prezioso, recuperando l’iniziale leggerezza del portiere che aveva regalato il vantaggio ai biancorossi di casa. Ne viene fuori una partita giocata su elevatissimi toni agonistici, sicuramente meritevoli di palcoscenici più importanti rispetto alla Serie D.
Importante prova di maturità della Cavese, che dunque torna a casa con un ottimo pareggio dal campo-trappola di Barletta. Termina 1-1 in un Puttilli sempre più catino infernale per le formazioni ospiti. Gli aquilotti non si sono scomposti, trovando anzi una positiva reazione di carattere allo svantaggio maturato nelle fasi iniziali.
Al 10’ del primo tempo l’estremo biancoblu ha cincischiato troppo col pallone tra i piedi, centrando in pieno Di Piazza in pressing col pallone che è carambolato in porta. La Cavese prova a reagire ma non ha il giusto piglio in fase conclusiva. Il Barletta ha sulla testa di Pollidori la chance per il raddoppio, ma la conclusione finisce alta.
Nella ripresa subito Cavese pericolosa con Banegas al 5’. Il pari non tarda ad arrivare. Sugli sviluppi di un angolo Piersanti respinge il pallone, Cuomo non ci pensa due volte e di prima intenzione scarica in porta il pallone dell’1-1. La gara è vivacissima con continui capovolgimenti di fronte. Ci prova Russo sugli sviluppi di un angolo, sfera deviata in angolo. Lo stesso Russo non inquadra lo specchio dal limite.
L’ultimo brivido del match è di marca biancorossa. Lattanzio ci prova con un diagonale che sbuca tra una selva di gambe, Colombo smanaccia sui piedi ancora di Russo che conclude incredibilmente sul fondo da zero metri.