La serie A passerà per il PalaMangano e si deciderà a gara 5 martedì sera, alle ore 20:45. Senza l’infortunato Daniel e con Clarke utilizzato solo pochi minuti per le sue precarie condizioni fisiche, la Givova Scafati ha retto l’urto finché ha potuto al Pala Banco Desio in occasione di gara 4, per poi cedere il passo 77-68, pur uscendo dal campo a testa alta, con la consapevolezza di aver dato il massimo.
L’Acqua San Bernardo Cantù ha avuto il merito di tirare con migliori percentuali sia dal campo che ai liberi e di dettare il ritmo nella parte centrale di gara in cui gli avversari sono andati in panne, subendo quel parziale che poi non è più stato recuperato completamente, nonostante gli strenui tentativi posti in essere con sacrificio, abnegazione, fierezza e dignità fino alla sirena, anche quando il risultato finale sembrava già scritto.
LA PARTITA
Tanta battaglia e pochi punti nei primi minuti di gara in cui il punteggio resta in equilibrio (2-2 al 3’). La buona difesa scafatese e la scelta oculata delle soluzioni di tiro di Cournooh e Ikangi vale il 2-6 al 4’. Gli ospiti tengo basso il ritmo, attaccano in maniera statica e provano così a conservare la testa della contesa (5-11 al 7’). E’ sfida nella sfida tra Monaldi e Stefanelli, che la ravvivano con botta e risposta da una parte e dall’altra (10-14 all’8’). Coach Rossi prova anche a schierare Clarke, palesemente fuori condizione e poco dopo lo richiama in panchina. Il suo sostituto, Parravicini, si procura un prezioso fallo antisportivo, permettendo ai suoi di chiudere avanti 14-18 la prima frazione.
Le triple di Parravicini e Cournooh permettono ai gialloblù di conservare il naso avanti (16-24 al 12’). La buona difesa scafatese fa la differenza, soprattutto negli uno contro uno, mentre nell’altra metacampo i brianzoli non riescono a superare l’uomo con continuità, almeno fino a quando non si accende Bryant (21-14 al 24’), che costringe coach Rossi a fermare il cronometro per disporre i suoi a zona. In attacco, Monaldi e De Laurentiis vanno a segno (21-29 al 16’), ma lo statunitense Bryant è particolarmente ispirato (26-29 al 18’), poi trova manforte in Da Ros che, grazie all’appannamento scafatese in attacco, realizza 7 punti di fila, che valgono il vantaggio 33-31 di Cantù all’intervallo.
LA SECONDA FRAZIONE
Al rientro dagli spogliatoi, l’Acqua San Bernardo pigia il piede sull’acceleratore (39-31 al 23’). Coach Rossi rigetta Clarke nella mischia e richiama i suoi uomini, che però appaiono stanchi e poco lucidi, anche nella disposizione difensiva a zona: ne approfitta Bayehe per rendersi protagonista della doppia cifra di vantaggio canturina (47-36 al 26’). Sale in cattedra Stefanelli, che, con l’ausilio di Bryant, accelera il passo dei canturini (58-43 al 28’), che al termine della terza frazione hanno in mano il pallino del gioco (60-49).
Giocando pick and roll, Rossato e compagni provano a mettere in difficoltà la difesa di casa (60-51 al 31’), ma i locali sono determinati e non consentono agli avversari di ridurre le distanze (66-53 al 33’). Monaldi, De Laurentiis e Cucci hanno un sussulto d’orgoglio e riportano improvvisamente in partita Scafati (66-63 al 36’), approfittando di un momentaneo sbandamento dei locali. Ma è un fuoco di paglia, perché i lombardi realizzano i canestri utili ad ampliare le distanze e ad aggiudicarsi la contesa 77-68 nonostante il ricorso al fallo sistematico degli ospiti.