Terza vittoria di fila per la Nocerina, che batte di misura la Virtus Matino al San Francesco. I molossi meritano ampiamente il bottino pieno, pur avendo provato a complicarsi la vita nella fase finale del primo e del secondo tempo. In pieno controllo del risultato e del gioco, infatti, i ragazzi di Cavallaro hanno arretrato troppo il baricentro, restituendo fiducia all’undici pugliese, apparso nettamente inferiore sul piano tecnico.
La cronaca. Schieramenti speculari per le due squadre, in campo con un 3-4-1-2. Nella Nocerina è Palmieri ad agire inizialmente tra le linee alle spalle del tandem Mazzeo-Dammacco. Sul fronte opposto, Alemanni è il raccordo tra la mediana e il duo offensivo Meneses-Inguscio.
Nella prima mezz’ora c’è solo la Nocerina, che ci prova subito con una sventola di Cuomo al 2’, con palla di poco sul fondo. Poi passa al 19’, quando Palmieri inventa un tracciante perfetto che si insacca all’incrocio dei pali alla destra di D’Ippolito. E i molossi sembrano legittimare il vantaggio con le due chance confezionate da Dammacco e Mazzeo, che vanno tuttavia solo vicini al raddoppio.
Sembra filare tutto liscio, ma dopo la mezz’ora un inatteso blackout restituisce coraggio a una Virtus fino ad allora inesistente. Al 36’ un’intera difesa permette a Meneses di fare il proprio comodo al limite dell’area, scagliando un tiro che si stampa sulla traversa, costringendo poi Pitarresi a smanacciare in corner sul rimbalzo.
Al 42’, su punizione dalla destra, Inguscio sbuca tutto solo su un flipper in area rossonera, realizzando il pareggio con un rasoterra preciso sul secondo palo. E prima dell’intervallo ancora una volta la difesa di casa concede troppo spazio a Meneses in area, salvo poi porre rimedio triplicando la marcatura.
Accelerazione decisiva
A inizio ripresa la Nocerina riparte col piede pigiato sull’acceleratore, ma Dammacco spreca ben quattro occasioni in 12 minuti. Al 3’ si accentra bene e calcia a lato un rigore in movimento. Al 5’ dal limite preferisce la precisione alla potenza, ma la conclusione è facile preda di D’Ippolito. All’11’ si libera bene in area, ma riesce nell’impresa di tirar fuori un qualcosa a metà tra tiro e assist per Talamo, con sfera sul fondo.
Al 12’ sempre Dammacco ci prova due volte, trovando le respinte di portiere e difensore centrale. Sulla respinta Esposito ci prova a botta sicura, ma l’ex di turno Salto salva sulla linea.
La pressione rossonera viene però premiata al 18’. Un’azione insistita trova la finalizzazione di testa di Talamo, pronto sul secondo palo a insaccare di testa su uscita a vuoto del portiere ospite. Di fatto non ci sono più occasioni degne di nota da annotare sui taccuini.
Ma come accaduto nella prima frazione, negli ultimi minuti della ripresa la Nocerina arretra troppo, favorendo il forcing dei pugliesi. Nelle ultime battute viene fuori una mischia confusa al limite dell’area piccola, che la difesa rossonera sbroglia a fatica, riuscendo a preservare il vantaggio fino al triplice fischio.
Il tabellino
NOCERINA (3-4-1-2): Pitarresi; Cason, Donida, Bruno; Vecchione, Cuomo (34’ st Chietti), Bovo (1’ st Donnarumma), Esposito; Palmieri (24’ st Saporito); Mazzeo (40’ pt Talamo), Dammacco. A disposizione: Al Tumi, Menichino, Sellitti, Barone, Mancino. Allenatore: Cavallaro.
VIRTUS MATINO (3-4-1-2): D’Ippolito; Cavalieri, David, Salto; Monopoli (41’ st Ruibal), Calò (21’ Tarantino), Marin, Taveri (34’ st Pisanello); Alemanni (15’ st Graziano); Meneses, Inguscio (15’ st Ancora). A disposizione: Convertini, Ferramosca, Graziano, Michelli, Ancora, Grandis. Allenatore: Branà.
ARBITRO: Vailati (Crema). Assistenti: D’Alessandris (Frosinone) e Tasciotti (Latina).
RETI: 19’ pt Palmieri (N), 42’ pt Inguscio (V), 18’ st Talamo (N).
NOTE. Spettatori 100 circa. Ammoniti: Taveri (V), Bovo (N), Inguscio (V), Donida (N), Talamo (N), Marin (V). Recupero: 1’ pt; 5’ st.