Cavese, pareggio in extremis a Licata. Aquilotti in 10 per un’ora

La Cavese continua a non convincere sul gioco, ma rimette in piedi una partita che sembrava incanalata verso la sconfitta. Finisce 2-2 a Licata, con pareggio in extremis di Diaz su calcio di rigore. E il patema d’animo non è mancato nemmeno sul tiro dal dischetto nel recupero: Diaz colpisce il palo, ma l’arbitro fa ripetere l’esecuzione a causa dei troppi atleti del Licata in area. E al secondo tentativo il centravanti trova la rete che evita il ko.

Come previsto, gli aquilotti non trovano vita facile contro i siciliani, che in casa hanno ottenuto quasi tutti i punti finora incamerati in classifica. Lo aveva previsto Ferazzoli e così è stato. La Cavese ci prova senza successo con Allegretti e Romizi, ma sono i padroni di casa a trovare il vantaggio con Minacori, seppur con un’azione forse viziata da un’irregolarità su Gabrieli. E due minuti dopo si mette ancora peggio per i biancoblu, con l’arbitro che sventola il rosso diretto a Maiorano per una “sbracciata” ai danni di un avversario.

Gara stregata? Sembra esserlo sempre più, anche al 2′ della ripresa quando il palo si oppone al colpo di testa di Viscomi, che a metà frazione trova Moschella a negargli la gioia del gol. Poco prima della mezz’ora arriva il pareggio. D’Angelo sceglie bene il tempo su angolo di Romizi e fa 1-1, ma la gioia dura pochi minuti.

Perché il Licata alza il baricentro provando a sfruttare la superiorità numerica e trova il nuovo vantaggio con Currò al 38′. Nel finale un pasticcio difensivo tra Cappello e Moschella regala il rigore alla Cavese – con annessa espulsione di Moschella – e Diaz trasforma per il definitivo 2-2.

[IlMattino.it]

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