Calcio dilettante, Esposito: «Ripartenza anomala, a settembre la normalità»

Vietri Raito

Calcio dilettante verso un graduale ritorno alla normalità. La ripartenza a scartamento ridotto dell’Eccellenza farà da apripista per un ritorno in campo anche delle altre categorie regionali.

Il movimento del calcio dilettante si prepara per un ritorno alla normalità a partire dalla nuova stagione agonistica. Si va dunque verso una possibile ripartenza completa, seppur con qualche punto interrogativo. Ne parliamo con Giovanni Esposito, giovane allenatore reduce dalla parentesi al Centro Storico Salerno, dopo la lunga esperienza al fianco di Sasà Campilongo.

Va in archivio la seconda stagione sportiva condizionata pesantemente dal Covid. Da quest’anno si spera in un ritorno alla normalità del calcio, soprattutto quello dilettantistico.

Fortunatamente s’è conclusa quella che considero una farsa. Dalla Serie A all’Eccellenza, è stato tutto molto strano, con campionati anomali e la “ciliegina” di aver tolto i play-out alla Serie D. Però va dato merito a chi ha avuto coraggio di investire e ripartire. Tutti speriamo di tornare alla normalità. Credo che con i vaccini e le dovute precauzioni a settembre saranno tutti ai nastri di partenza.

Se la Serie D è riuscita a portare a termine l’intero campionato, in Eccellenza ci si è dovuti adattare, ma l’ultima “mazzata” è arrivata con la preclusione dalle graduatorie per i ripescaggi.

All’inizio non ero d’accordo alla ripresa dell’Eccellenza, ma alla fine si è capito che è stato giusto ripartire, anche se con una formula che ritengo sbagliata. Anche qui vanno fatte tante considerazioni: ci sono state piazze che hanno investito molto e inutilmente.

Alla fine il lavoro e la professionalità hanno ripagato i sacrifici del presidente del San Giorgio e la giusta programmazione della Mariglianese. Mi dispiace soprattutto per l’Ischia.

Per quanto riguarda la D, è stato tutto falsato. Continuano a sbagliare ripescando squadre che non hanno pagato per mesi e non si dà la possibilità a piazze come Ischia, Pianura, Angri e Scafatese di presentare domanda. Ma il problema non riguarda solo la Campania.

La gran parte del movimento dilettantistico, dalla Promozione in giù, ha fame di calcio giocato. Ci sono stati tornei amatoriali, ma il campionato ha tutt’altro sapore, che sia pure una “semplice” Terza Categoria.

La ripresa non sarà facile per il calcio dilettante. Mi auguro che tutte le piccole realtà potranno vedere quel pallone rotolare, ma la vedo dura. Sperando che ci siano ancora brave persona che investono nelle piccole realtà.

Punto di vista personale. Ultime esperienze in agrodolce tra risultati in campo e qualche delusione fuori dal terreno di gioco.

Chi mi conosce sa come la penso. Mi son dovuto fermare con il Centro Storico Salerno per fare una riflessione e guardarmi intorno, perché chi fa questo lavoro è giusto che ambisca a guardare sempre avanti. Il “mio” mister Sasà Campilongo e altri amici mi dicono che devo darmi due alternative: alzare l’asticella o fermarmi e seguire la mia scuola calcio. Credo di aver fatto la giusta gavetta, mangiando polvere, vincendo 6 titoli tra Juniores e Allievi, perdendo una finale play-off, vincendo un campionato di Prima Categoria e facendo benissimo con il Centro Storico Salerno, con una squadra giovanissima e subendo solo 4 sconfitte. C’è stato qualche accostamento con squadre di Eccellenza, ma per ora niente di concreto. Non so il futuro cosa mi riservi, ma io non mollo anche se tutti sappiamo come funziona.

L’obiettivo è dunque far crescere ancora la scuola calcio, ma nel futuro di Giovanni Esposito cos’altro ci sarà?

La scuola calcio mi sta dando grandi soddisfazioni. Abbiamo iniziato un percorso coi miei soci Gianni Somma e Tony Donnarumma. In quasi 4 anni siamo cresciuti in modo esponenziale, ricevendo consensi e attestati di stima da persone che sono nel mondo del calcio, quello vero. Insomma il mio futuro è veder crescere la mia scuola calcio, ma continuando ad aspettare la giusta chiamata per confrontarmi e cercare di capire se sarò in grado di fare un passo avanti. Auguro una pronta ripresa per tutto il calcio campano, sperando di non commentare più gli stessi errori.

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